Tra le azioni irrinunciabili da intraprendere nel corso di una pandemia c'è quella della raccolta dati.
Dati relativi ai contagiati, ai ricoverati (lievi o gravi) ai posti occupati nelle terapie intensive, ai morti (ahimè) e ai guariti (alleluia).
I dati, quelli importanti, e soprattutto in una situazione come questa, non solo sono difficili da raccogliere ma ancor più da comunicare. Perché per comunicarli bene devi prima capirli, interpretarli correttamente, aggregarli nel modo giusto, correggerli, mondarli dalle imperfezioni, "disegnali" come si deve, e solo a questo punto, esporli.
Se volete sapere come non si deve fare guardate la conferenza stampa delle 6 di sera della Protezione Civile. Se invece vi va di capirci qualcosa seguite questa pagina facebook.
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