Raccontiamo a più voci
di bambini, diritti e alleanze
XXIV CONGRESSO NAZIONALE ACP
Torino, 11-13 ottobre 2012
Abbiamo scelto di presentare le problematiche che affrontiamo quotidianamente nella nostra attività non attraverso lezioni teoriche su alcune patologie, ma attraverso casi clinici emblematici di malattie croniche, di malattie rare, di patologie ricorrenti, e attraverso la riflessione su quanto avviene nel nostro incontro con madri e neonati.
Nel nostro lavoro in reparto e/o in ambulatorio non incontriamo facilmente i casi clinici “scolastici” di cui spesso sentiamo parlare nei convegni, ma incontriamo dei bambini con le loro famiglie e una loro storia, magari simile ad altre storie, ma comunque unica. Solo conoscendo alcuni elementi di questa storia possiamo dare delle risposte efficaci perché individualizzate.
Le molteplici “voci” a cui ci riferiamo nel titolo sono le voci di alcuni protagonisti significativi (medici, genitori, insegnanti, a volte bambini ecc) che ci aiutano a ricostruire la storia nei suoi aspetti più rilevanti e specifici. Ma sono anche le voci di esperti di altre scienze che, con i loro strumenti, ci aiutano a leggere quello che può “stare sotto” alla realtà concreta dei singoli casi.
Come esemplificazione di malattia cronica abbiamo scelto il diabete.
Attraverso il racconto di genitori e insegnanti scopriremo che, perché il diritto alla salute del bambino con diabete venga rispettato pienamente, dobbiamo conoscere le nuove terapie e il loro razionale, ma dobbiamo anche conoscere i problemi che nascono nell’effettuare la terapia fuori dall’ambito famigliare, per esempio a scuola, e saperli affrontare concretamente.
Per la patologia ricorrente raccontiamo una storia di dolori addominali funzionali, dove emerge chiaramente quanto sia importante conoscere le classificazioni internazionali e la capacità di ricercare sul web le evidenze più attuali (soprattutto nel campo della fisiologia e fisiopatologia) in modo da saper fare in sicurezza una diagnosi in positivo (senza ricorrere a specialisti ed esami). Ma dobbiamo anche saper comunicare, saper curare con le parole, saper affrontare insieme al bambino e ai genitori problemi magari piccoli ma che sono fonte di grandi preoccupazione per le famiglie e che rappresentano gran parte del nostro lavoro quotidiano.
Conoscere il vissuto di malattia di un bambino con patologia rara ci permette di essere un perno importante nella “rete” che circonda quel bambino. Ci dà l’autorevolezza sufficiente per confrontarci con gli specialisti, per condividere o a volte contrastare le loro decisioni, per “essere insieme” al bambino e alla sua famiglia nel prendere decisioni spesso dolorose e difficili.
Saper leggere le richieste che ci vengono fatte dalle neo-mamme e saper proporre risposte adeguate, mantenere la continuità fra punto nascita e territorio in particolare a fronte di casi impegnativi dal punto di vista clinico e psicologico, acquisire i mezzi per integrarci con i servizi sociali può essere più facile se aiutati non solo dalle nostre conoscenze in campo medico, ma anche, per esempio, da qualche… pillola di sociologia applicata.
Tutto questo, e certamente anche altro,
ovviamente se verrete a Torino al congresso!
ricordate!
se vi iscrivete al congresso entro il 31 agosto
risparmiate 30 euro!!!
abbiamo bisogno di avere
le prenotazioni alberghiere al più presto!
Torino è ultimamente una città ambita dai turisti e sede frequente di eventi importanti :
potrebbero esserci difficoltà nel reperire camere
nei pressi della sede del congresso (zona centro città)!
alcune notizie in più
in tema di … ACCREDITAMENTO ECM
il congresso è stato accreditato per le seguenti professionalità:
• pediatria
• pediatria di libera scelta
• neuropsichiatria infantile
• neonatologia
• medici di organizzazione dei servizi sanitari di base
• medicina generale
• dermatologia
• psicologi
• infermiere
• infermiere pediatrico
• ostetriche
• assistenti sanitarie
e ha ottenuto 9.5 crediti!
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