mercoledì 12 settembre 2012

Sociologia, libri e, volendo, anche uova

Raccontiamo a più voci di bambini, diritti e alleanze XXIV CONGRESSO NAZIONALE ACP Torino, 11-13 ottobre 2012 3 - perché partecipare? Sociologia, perché? In quanto pediatri, negli ultimi anni ci siamo trovati a dover rispondere a domande e richieste ben diverse da quelle per cui eravamo stati formati. Non più domande per le quali le risposte richiedono conoscenze mediche, scientifiche, dimostrabili e ripetibili, ma domande che esprimono i disagi e l'incertezza globale delle famiglie. Queste vengono a noi con richieste nuove, non previste, che mettono in questione la nostra persona , il nostro stesso essere medico. E' un cambiamento enorme, nettamente percepibile. Sono cambiati i bambini, le famiglie, o i pediatri? Com'è possibile dare risposte a domande così complesse senza tenere in considerazione che, così facendo, entrano in questione la nostra personalità e i nostri valori di fondo, così come le differenti visioni dell'infanzia, della famiglia, dell'educazione, della genitorialità adeguata, della salute e della malattia, visioni di cui ciascuno di noi è portatore? La riflessione comune ci ha dato la consapevolezza che esistono, anche tra noi pediatri, differenti modelli dell'essere medico e differenti modi di intendere gli aspetti sociali della salute, e che le risposte che cerchiamo di dare sono sempre espressione anche del nostro sistema valoriale.
Si è fatta così strada l'idea che sia necessario comprendere con maggiore profondità i rinnovati mandati oggi affidati dalla società al nostro ruolo e comprendere come noi ci poniamo di fronte ad essi. In particolare, abbiamo bisogno di capire. Capire quali famiglie abbiamo davanti e chi siano questi bambini che ci appaiono così diversi. E ancora, capire il nostro disagio professionale, troppo spesso lamentato ma poco affrontato in modo analitico, e come poter ridefinire in modo attuale ed efficace il nostro ruolo. Si tratta di questioni di natura sociale, alle quali la nostra formazione medica, per ovvie ragioni, non offre strumenti cognitivi sufficienti per attrezzarci ad affrontarle. Così come non pare sufficiente la formazione psicologica, peraltro utilissima, a cui ci siamo rivolti molto spesso. Abbiamo dunque ritenuto che un valido apporto possa giungere delle scienze sociologiche, già molto utilizzate in campo medico nell'esperienza dei Paesi occidentali. Nel corso di alcune prime esplorazioni, attraverso l'ottica sociologica abbiamo potuto renderci conto dell'importanza, per l'esercizio del nostro mandato professionale, della conoscenza delle profonde trasformazioni della società e della cultura, dei cambiamenti nel modo di considerare i bambini, dei modelli educativi, dei fondamenti dell'autorità e del ruolo dei genitori. Lo sguardo sociologico ci ha permesso di vedere la genitorialità e l'infanzia come costruzioni sociali, e la malattia e il mantenimento della salute come esperienze socialmente costruite. Ma non solo. Abbiamo maturato la convinzione che gli strumenti per la conoscenza della realtà sociale offerti dalle scienze sociologiche possano rappresentare una parte importante della piattaforma su cui continuare a costruire la nostra cultura professionale in modo consapevole, efficace e, se possibile, anche per noi soddisfacente. Il Congresso sarà un'occasione per poter rivedere il nostro ruolo di pediatri e i nostri mandati professionali anche attraverso la lente sociologica. E' una esperienza e una ricchezza che possiamo condividere, nell'intento di costruire in modo consapevole, e socialmente avvertito, la nostra cultura professionale. ma anche perché… abbiamo pensato di coinvolgervi, con un progetto che affiancherà il congresso, in un percorso particolare, poco noto ancora, ma che ci pare di sicuro interesse per tutti noi. VIETATO NON SFOGLIARE Vietato Non Sfogliare è un percorso espositivo che si snoda fra circa 80 libri italiani per l'infanzia, accessibili anche in caso di disabilità e dedicati al tema dell'handicap. Vi si trovano supporti adattati per agevolare la lettura di chi ha bisogni speciali, ma nello stesso tempo curati e piacevoli tanto da incuriosire e soddisfare tutti i lettori, e volumi che della disabilità hanno fatto occasione di narrazione, attraverso le parole o le immagini. Libri tattili con traduzione in Braille, in lingua dei segni, in grandi caratteri e in caratteri appositi per la dislessia, libri con tecniche di comunicazione alternativa e aumentativa e audiolibri trovano qui posto a fianco di albi illustrati, racconti e romanzi che propongono una rappresentazione non stereotipata della disabilità, capace di aprire una riflessione anche sulla resilienza e non solo sulla vulnerabilità evocata dall’handicap. SIGNIFICATO E VALORE La mostra nasce con l’intento di valorizzare i linguaggi artistici come strumenti di scambio e inclusione e come facilitatori di un pensiero creativo e divergente. I libri accessibili diventano un pretesto di incontro perché consentono, al di là dei limiti imposti dall’handicap, la condivisione dell’esperienza formativa e trasformativa della lettura che si arricchisce di stimoli nuovi e multisensoriali. I libri dedicati al tema della disabilità permettono di avvicinare l’handicap, rendendolo meno estraneo e spaventevole, perché la narrazione gli restituisce un aspetto più familiare e quotidiano. Vietato Non Sfogliare è, dunque, prima di tutto un’esperienza concreta con cui confrontarsi, ma vuole essere anche una lente di ingrandimento su risorse tanto preziose quanto poco conosciute. Trovare in un unico contesto volumi esistenti ma poco diffusi diventa un’occasione, soprattutto per i genitori e per gli operatori, per orientarsi tra i libri che coniugano il binomio bambini – disabilità, individuando i caratteri e le potenzialità di ciascuno. DESTINATARI Il coinvolgimento a 360° delle realtà che operano a diverso titolo e in maniera più o meno diretta con i bambini disabili è fondamentale per far sì che la conoscenza e la diffusione di queste risorse sia il più possibile capillare e proficua. Per questa ragione è importante che professionisti come i pediatri, il cui ruolo informativo e orientativo è senz’altro centrale nella vita di una famiglia, siano consapevoli dell’esistenza di queste risorse così poco note, aggiornati sul loro sviluppo e sul loro valore, e attivi nel favorire il loro utilizzo da parte dei bambini disabili e dei loro familiari. ENTE PROMOTORE E PROGETTI COLLEGATI La mostra è stata progettata e realizzata da Area onlus che dal 1982 a Torino è punto di riferimento per bambini e ragazzi con disabilità e per le loro famiglie. Attraverso i suoi Dipartimenti e i suoi Servizi On line l’Associazione si prende cura di tutte le patologie, organizzando sia laboratori riabilitativi, espressivi e comunicativi, sia percorsi di sostegno, orientamento, autonomia e integrazione sociale, accomunati da un approccio psicodinamico e da una presa in carico che coinvolge l’intero nucleo familiare. Area propone avanzate tecniche riabilitative attraverso l’utilizzo di computer, software e ausili per le diverse disabilità. È impegnata nella ricerca e nella selezione di informazioni offerte anche attraverso il web e nell’elaborazione di proposte formative per operatori sociosanitari, insegnanti e tirocinanti universitari. Vietato Non Sfogliare nasce all’interno di una proposta più ampia dell’Associazione, finalizzata alla promozione della cultura dell’handicap e, in particolare, alla promozione dell’inclusione attraverso lo strumento letterario. Si accompagna, non a caso, alla proposta di letture animate, workshop e laboratori per ragazzi e per operatori e trova una naturale prosecuzione nel database di libri accessibili, proposto da Area sul sito web http://dito.areato. per saperne di più http://dito.areato.org e www.areato.org e per vedere, toccare e … sperimentare, vi aspettiamo a Torino! alcune notizie in più… ISCRIZIONE AD UNA SOLA MEZZA GIORNATA DI CONGRESSO Vi ricordiamo che è possibile iscriversi ad una, ma ad una soltanto, delle mezze giornate di congresso (giovedì pomeriggio o venerdì mattina o sabato mattina). Abbiamo immaginato questa possibilità per rispondere all’esigenza di allargare la partecipazione a professionalità diverse, per le quali la partecipazione a tutto il congresso potrebbe non essere possibile, o il cui interesse può essere limitato ad una delle sessioni. Ricordate che la iscrizione alla mezza giornata richiede 50 euro di quota di iscrizione e dà diritto all’attestato di partecipazione, al kit congressuale e al coffee break. Non dà diritto all’acquisizione di crediti ECM …e una nota turistica, magari di vostro interesse… se voleste restare a Torino per il weekend! alla Reggia della Venaria Reale Le uova di Fabergè in esposizione nella mostra “Il gioielliere degli ultimi Zar” dal 27 luglio al 9 novembre 2012 oro, gemme diamanti, uova imperiali e altri rari monili dell’epoca imperiale russa “La sala delle arti della Reggia di Venaria Reale (Torino) dal 27 luglio sarà teatro dell'esposizione di tredici uova dorate dell'orafo e gioielliere russo Carl Fabergè, nove delle quali realizzate per zarine e imperatrici madri, oltre a 350 capolavori prodotti nella fabbrica orafa di San Pietroburgo. La mostra resterà aperta sino al prossimo 9 novembre. Le uova risalgono al periodo tra il 1885 e il 1917, quando l'artista - secondo consuetudine - ne produceva due per ogni giorno di Pasqua, come dono alla zarina e all’imperatrice madre. Tra queste anche il più celebre del 1896, quando Nicola II fu incoronato "zar di tutte le Russie", contenente come sorpresa un modellino della carrozza dei sovrani. Quattro le sezioni che compongono l'esposizione, dedicate a tematiche diverse, rispettivamente: lo splendore alla corte dei Romanov, la fabbrica di Fabergé, le uova imperiali e le sacre icone. "La Reggia ha nel destino bellezza e piacere - ha detto Alberto Vanelli, direttore del Consorzio La Venaria Reale - un contesto ideale per uno dei punti più alti dell'oreficeria mondiale. E' una mostra straordinaria". http://www.lavenaria.it/web/it/calendario/mostre/details/122-faberge-alla-venaria-reale.html

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