Riflessioni sul 2° incontro “Bilancio di salute neonatale” (14/6/2011)
All’incontro del 14 giugno erano presenti 16 persone (pediatri ospedalieri, PdF, Consultoriali, 1 infermiera pediatrica); hanno preso la parola praticamente tutti; gli spunti di discussione sono stati numerosi:
- La serata è iniziata con un giro di opinioni sulla opportunità o meno di continuare queste riunioni alla luce della diminuzione dei partecipanti. La risposta è stata unanimemente affermativa sul continuare, magari pensando il gruppo più come un gruppo di lavoro un po’ allargato che riflette sul tema “Accoglienza al neonato”, con la finalità di condividere solo successivamente le conclusioni del lavoro con una platea più vasta
- Nel ricapitolare gli argomenti discussi la volta precedente si è risottolineato che l’analisi del BdS neonatale riguarda le prassi che di tale BdS fanno parte; lo schema proposto dall’Agenda di Salute costituisce un canovaccio per la discussione nella consapevolezza che tale schema vecchio di 11 anni potrebbe essere ridondante o carente e che lo strumento Agenda, peraltro utilizzato solo in Piemonte, rappresenta un passaggio successivo alla realizzazione del BdS stesso, di cui costituisce testimonianza.
- Sono state riportate ulteriori riflessioni sul problema “a chi deve parlare l’Agenda” e di conseguenza quale è il linguaggio appropriato per il destinatario: è emerso un comune sentire sul fatto che le informazioni, anche se dirette ai medici, debbano essere riportate in modo che il genitore le possa capire ( vedi es. successivo sul calo ponderale)
- Si è rivisto quanto dicono i documenti ufficiali (DPCM 1999 e PSN 2011-2013 (vedi slides) rispetto alla prima visita e alla visita di dimissione dal Punto Nascita
- Si sono poi analizzate le prime voci della pagina relativa alla visita di dimissione (firma del medico, giornata di dimissione). E’ stata messa in evidenza l’estrema disomogeneità di comportamenti dei Punti Nascita piemontesi. Al di là della compilazione dell’Agenda, si è sottolineato come sia deontologicamente corretto che la visita del neonato sia firmata da chi la esegue e come il dato delle giornate di degenza dopo il parto siano una informazione che può costituire un campanello per approfondire le motivazioni di una degenza anomala (troppo breve o troppo lunga). E’ stata richiesta attenzione circa la interpretazione ottimistica che una degenza molto corta sia sintomo che tutto sta andando benissimo: i tempi dell’adattamento postnatale non sono comunque brevissimi e pertanto un qualche controllo nei primi giorni di vita potrebbe non essere superfluo
- Circa il peso alla dimissione ed alla variazione rispetto al peso neonatale si è sottolineato che esprimere tale variazione solo in percentuale può mettere in difficoltà la comprensione dei genitori mentre dare un giudizio di normalità o non normalità della variazione magari anche con il dato quantitativo (percentuale) coinvolge i genitori nella informazione e offre al collega un dato “clinico”
- Per quanto riguarda lo screening di malformazioni ossee e articolari è emersa ancora una volta la disomogeneità dei comportamenti dei vari territori regionali che in barba alle evidenze scientifiche che riconoscono validità ad uno screening “selettivo” della LCA, continuano a prenotare l’ecografia a tutti i nuovi nati, o addirittura a farla a tutti prima della dimissione con una ricaduta di ricontrolli per immaturità dell’anca fisiologica data l’età troppo precoce della esecuzione
- Il tema screening riporta ovviamente il discorso ai modelli di salute e alle scelte conseguenti, MA non può comunque prescindere dalle evidenze scientifiche
- Sul controllo occhi si è discusso dello screening della cataratta congenita attraverso la ricerca del riflesso rosso (vedi slides). Tale pratica, che già negli anni ’90 veniva inserita come elemento imprescindibile della visita pediatrica al neonato, viene evidenziata come obbligatoria nelle nuove disposizioni ministeriali. Si è ribadito che il riflesso rosso va ripetuto nei vari BdS del primo anno di vita. Sono state presentate alcune delle slides preparate da Gianna Patrucco per un intervento sul “Riflesso rosso” in un convegno tenutosi al Mauriziano 2 o 3 anni fa.
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