L'ACP ha tra le sue priorità il perseguimento dell'equità nella salute, nella convinzione che questa debba essere prioritaria in ogni programma del sistema sanitario e sociale: SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE.
Riflettere sulla salute, bene collettivo e non solo diritto individuale, significa ragionare su medicina pubblica e privata, sull'offerta dei servizi, sul significato di appropriatezza, sulla partecipazione dei cittadini, dei professionisti e dei politici alle scelte di politica sanitaria, per arrivare ad un linguaggio e ad un modello “comune”.
E' un momento difficile per la sanità, italiana e anche piemontese, i tagli alla spesa comporteranno inevitabilmente la necessità di fare delle scelte rispetto agli obiettivi e ai servizi anche nell’area pediatrica. Noi pensiamo che una Associazione culturale di pediatri non possa tenersi fuori da una riflessione approfondita su questi temi e abbia quindi necessità di confrontarsi sul proprio ruolo.
Per accompagnarci in questa riflessione ci siamo rivolti ad Eleonora Artesio tenendo conto della sua lunga esperienza nel lavoro sociale e politico. E' insegnante elementare, è stata più volte Assessore al Comune e alla Provincia di Torino, e, in particolare per quanto riguarda il tema salute, è stata assessore regionale alla sanità nell'ultima giunta regionale ( 2005-2010).
Vi aspettiamo perciò numerosi, martedì 15 giugno alle 20,45 alla Sala Valdese di via Principe Tommaso 1 a Torino
Per rendere la serata più partecipata ma anche più "utile" abbiamo pensato di sottoporvi anticipatamente una serie di domande che saranno il punto di partenza per la discussione con Artesio, domande alle quali chi vorrà potrà aggiungere le sue, direttamente qui o se preferisce il 15 giugno.
- Perché continuare a sostenere una risposta pubblica alla domanda di salute ?
- Il SSR deve farsi carico delle “disease” o anche dell’”illness” e del sickness?
- Cosa può fare una Associazione culturale come la nostra per collaborare con le istituzioni della programmazione sanitaria?
- La pediatria è prevalentemente pubblica mentre la abilitazione/riabilitazione è prevalentemente privata ?
- Come raggiungere l’equità della risposta e la massima percezione della domanda?
- A chi spetta l’onere e la responsabilità della valutazione della appropriatezza della risposta: alla società scientifica, alla politica, alla società civile, al singolo professionista, al cittadino, al paziente?
- Quali le prospettive di sviluppo o inviluppo della pediatria nelle sue diverse componenti: ospedaliera, di base, di comunità
- Come guardare alla pediatria di base nella sua potenziale ambiguità di erogatore di prestazioni di sanità pubblica e contratto collettivo ma per certi versi di tipo libero professionale?
- La programmazione deve necessariamente poggiare su dati epidemiologici/ statistici: come conciliare gli esiti di tali studi con le esigenze del singolo?
Verso quali scenari futuri si dirige la sanità piemontese con la Lega al timone e i tagli del governo?
RispondiEliminaQuali sono (o sono state) le riflessioni nelle stanze dei bottoni rispetto alla medicina del territorio -> un capitolo di spesa da ridimensionare o un settore da rilanciare?
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